VINCOLO IDROGEOLOGICO

Descrizione

Il Vincolo Idrogeologico è stato istituito con il Regio Decreto Legge del 30 dicembre 1923 n. 3267, con lo scopo principale di preservare l’ambiente fisico e conservare la risorsa bosco intesa in tutta la sua multifunzionalità. Infatti mediante un’attenta selvicoltura si gestisce la coltivazione del bosco, si proteggono i versanti da dissesti e dai fenomeni erosivi, si garantisce la regimazione delle acque e soprattutto si previene situazioni di disastri ambientali e di danno pubblico.


In Toscana la normativa di riferimento è la “Legge Forestale Regionale” n.39 del 21/03/2000 s.m.i. e il suo Regolamento attuativo n.48/R del 8 agosto del 2003 s.m.i.

I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree ricadenti in zone sottoposte a Vincolo Idrogeologico di cui al. R.D. 3267/1923 che intendo effettuare trasformazioni della destinazione d’uso dei terreni attuata a seguito della realizzazione di opere, nonché all’esecuzione di ogni intervento costruttivo o movimento di terra che possa alterare la stabilità dei terreni e la regimazione delle acque, non connesse alla coltivazione agricola, devono ottenere il preventivo atto di assenso.
 

Modalità di richiesta

Si comunica che da Gennaio 2019, con l'attivazione del SUE, le pratiche edilizie dovranno essere presentate esclusivamente tramite portale telematico.


Le istanze trasmesse con altra modalità (pec o cartacea) saranno dichiarate irricevibili.

 

Documentazione da presentare

La documentazione obbligatoria da allegare all’istanza, o alle procedure semplificate previste dalle norme, è stabilita nella Disciplina Transitoria dei procedimenti in materia forestale e di vincolo idrogeologico.
 
L'invio tramite portale prevede una procedura guidata.

Tutta la documentazione inviata deve essere firmata digitalmente, ovvero di regola avere il formato "p7m".
La procura speciale deve sempre essere allegata per ogni procedimento attivato (Permesso di costruire, Scia, Cila, Cil, Accertamento di conformità, ecc.ecc.).
Nel caso in cui i documenti siano stati firmati in originale cartaceo e successivamente acquisiti in formato .pdf, devono essere comunque firmati digitalmente e conservati presso lo studio o il domicilio dell'interessato.

 

Iter procedura

I procedimenti si svolgono secondo quanto disposto dal D.P.G.R. n. 48/R del 08/08/2003 e dalla Disciplina transitoria dei procedimenti in materia forestale e di vincolo idrogeologico (art. 40 e 42, comma 5 della L.R. 39/2000 e s.m.i. – artt. 73, 74, 75, 76, 77, 78, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101 del D.P.G.R. 48/2003) approvata con determina dirigenziale del 18 maggio 2004 n. 688.

 

Costi

Con Delibera di Giunta n. 186 del 21.10.2014 sono stati approvati gli importi dovuti per diritti di segreteria. Gli importi sono scaricabili qui

Gli importi relativi a pratiche di edilizia produttiva sono consultabili alla seguente pagina del SUAP.

Si ricorda che le pratiche di edilizia produttiva presentate tramite il portale del SUE sono soggette al pagamento di entrambe le componenti.

 

Normativa di riferimento

  • L.R. 39/2000
  • D.P.G.R. n. 48/R del 08/08/2003
  • Regolamento Comunale per la disciplina dei procedimenti in materia forestale e per il vincolo idrogeologico
 

VINCA

Descrizione

L'art. 52 della L.R. 30/2015 subordina la realizzazione di interventi, impianti ed opere nelle aree comprese all'interno delle Riserve Naturali regionali al preventivo rilascio di nulla osta della struttura regionale competente. I successivi artt. 87 e 88 della L.R. 30/2015 prevedono che i piani, programmi, progetti, interventi che possano determinare incidenze significative su pSIC o Siti della Rete Natura 2000 siano assoggettati alla procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VincA). Infine, l'art. 123 bis della L.R. 30/2015 prevede espressamente, al comma 1, specifiche modalità di inoltro delle istanze di nulla osta e di VIncA relative a progetti ed interventi connessi con attività produttive, edilizie ed agricolo-forestali non soggetti a Verifica di Assoggettabilità o a Valutazione di Impatto Ambientale. In particolare, tale articolo dispone che dette istanze siano inoltrate alle autorità competenti ai fini del rilascio del nulla osta e della VIncA per il tramite:

  1. dello sportello unico per le attività produttive (SUAP) per gli interventi connessi con attività produttive, inclusi gli interventi edilizi connessi a tali attività;
  2. dello sportello unico per l'edilizia (SUE) per le attività edilizie non connesse ad attività produttive;
  3. delle Unioni di Comuni e della Città Metropolitana per gli interventi agricolo-forestali disciplinati dalla legge forestale della Toscana (L.R. 39/2000) e dal relativo regolamento di attuazione (D.P.G.R. 8 agosto 2003, n. 48/R).

Al fine di rendere omogenee le modalità di presentazione di tali istanze, la Regione Toscana ha approvato la D.G.R. 119/2018 ed ha predisposto apposita modulistica ad uso dei proponenti, nonché un documento che elenca i contenuti dello Studio di Incidenza Ambientale, esplicativo ed integrativo di quanto previsto dall'allegato "G" al D.P.R. 357/1997.

Tale modulistica può essere utilizzata anche per la presentazione delle istanze di nulla osta e di VIncA per piani/programmi non soggetti a Verifica di Assoggettabilità o a Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

 

--> Si rimanda al sito della Regione Toscana per il download di tale modulistica.

RACCOLTA TARTUFI

Informazioni

Per praticare la raccolta di tartufi, è necessario essere in possesso del relativo tesserino che è rilasciato dal Comune di residenza.

Prima di richiedere il tesserino, occorre aver superato un esame di idoneità presso la Regione di appartenenza.

Ogni anno vengono attivate due sesssioni di esame, una in primavera e una in autunno. Il cittadino interessato può fare domanda per l'esame nella sessione di primavera entro il 15 aprile e per la sessione autunnale entro il 15 settembre.


Per informazioni sul calendario deli esami e sulla modalità di trasmissione della domanda, si rimanda al link della Regione Toscana  - Autorizzazione raccolta tartufi.
Si ricorda che, una volta ottenuta l'attestazione di idoneità, non vi sono limiti temporali per chiedere il rilascio del tesserino.
Il tesserino è valido per 5 anni su tutto il territorio nazionale; dopo di che va richiesto il rinnovo.

Per esercitare la raccolta, ogni anno, deve essere effettuato il versamento della quota annuale per l'esercizio dell'attività di euro 92,96 sul c/c 18805507 intestato alla Regione Toscana, valido fino al 31 dicembre dell'anno di riferimento.

Il pagamento della tassa non è dovuto in caso di non esercizio dell'attività di ricerca e di raccolta.

Il versamento non è dovuto per l'attività di ricerca e raccolta svolta in Toscana da soggetti abilitati residenti in altra regione, purché in regola con la normativa della regione di residenza.

Chi esercita la raccolta sui fondi di sua proprietà o comunque da lui condotto non è tenuto a sostenere l'esame di idoneità presso la regione di appartenenza e al rilascio del tesserino.

Per ulteriori informazioni utili, può essere consultato il sito della Regione Toscana “Autorizzazioni per raccolta tartufi”.

RIFIUTI

QUALITA' DELL'ARIA

RIFERIMENTI NORMATIVI

La normativa nazionale in tema di qualità dell'aria è definita dal D.Lgs 155/2010 "Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa" che  fissa i valori limite e obiettivo di 13 sostanze inquinanti e attribuisce alle regioni le competenze in materia di gestione della qualità dell'aria.


Il quadro di riferimento regionale è costituito dalla L.R. 9/2010 "Norme per la tutela della qualità dell'aria ambiente" che, all'art. 9, prevede il Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA)  quale strumento di programmazione con cui la Regione, in attuazione delle strategie e degli indirizzi definiti nel Programma regionale di sviluppo (PRS) di cui alla l.r. 1/2015 (Disposizioni in materia di programmazione regionale), e in accordo con il Piano ambientale ed energetico regionale (PAER) di cui alla L.R. 14/2007 (Istituzione del Piano ambientale ed energetico regionale), persegue una strategia regionale integrata per la tutela della qualità dell'aria ambiente e per la riduzione delle emissioni dei gas climalteranti, con riferimento alla zonizzazione e classificazione del territorio e alla valutazione della qualità dell'aria.


I contenuti del PRQA si integrano con le linee guida per la predisposizione dei Piani di Azione Comunale (PAC), di cui alla delibera di Giunta regionale n. 814 del 1 agosto 2016, che i Comuni ricadenti nelle aree di superamento, dove si registrano superamenti rispetto ai livelli dei valori limite fissati dalla normativa, sono tenuti ad adottare. I PAC prevedono interventi e azioni per il miglioramento della qualità dell'aria in attuazione della strategia e degli obiettivi definiti nel PRQA. Inoltre, i comuni adeguano i propri regolamenti edilizi, i piani urbani della mobilità e i piani urbani del traffico ai contenuti dei Piani di Azione Comunali (PAC) approvati.


Con le  modifiche alla l.r 9/2010, apportate  con l.r 27/2016, si è definito un indice di criticità per la qualità dell'aria (ICQA) che, con  specifico riguardo  al materiale particolato fine PM 10, permette di tenere in debita considerazione  i reiterati superamenti del valore limite giornaliero e le previsione metereologiche al fine di attivare gli interventi contingibili e urgenti previsti nei PAC. (http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/superamenti/pm10_dgrt814_2016/).

 


 

PIANO DI AZIONE COMUNALE

La Giunta Comunale con deliberazione n.170 del 29.09.2016 ha approvato il PAC “Piano di Azione Comunale per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico”.

Il Piano redatto congiuntamente ai comuni di Montevarchi, San Giovanni, Figline Incisa Valdarno e Reggello in ottemperanza all'obbligo previsto dalla Legge Regionale 11.02.2010 n. 9, Delibera della Giunta Regionale n.1182 del 09.12.2015 e DGRT n.814/2016, ha la finalità di individuare le misure volte a ridurre le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti.

Il PAC  è un atto di programmazione dell'amministrazione in materia di tutela ambientale con particolare riguardo alle azioni volte al miglioramento della qualità dell'aria; è caratterizzato dalla necessità di ridurre al di sotto dei valori limite vigenti le concentrazioni degli inquinanti atmosferici e  di definire un progressivo percorso di complessivo miglioramento della qualità dell'aria urbana nel rispetto della direttiva europea, recepita dal Governo con il D.Lgs. 155/2010.

Il PAC quale strumento di pianificazione ambientale rappresenta un momento di analisi dell'inquinamento dell'aria, di elaborazione e programmazione di interventi allo scopo di mitigare l'impatto delle emissioni inquinanti, in particolare persegue i seguenti obiettivi:

  • Individuare le azioni strategiche e strutturali che possono costituire interventi permanenti di miglioramento della qualità dell’aria ambiente.
  • Definire interventi di carattere contingibile per evitare il rischio di raggiungere i valori soglia di inquinamento dell'aria stabiliti.
  • Operare con il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti nel rispetto del principio di corresponsabilità delle azioni e del principio chi inquina paga anche attraverso le possibili azioni di informazione e comunicazione.
  • Adottare in tutti gli strumenti di pianificazione e valutare gli effetti derivanti per la riduzione dell' inquinamento atmosferico e di miglioramento della qualità dell' aria ambiente.
  • Integrare le politiche sulla qualità dell'aria alle altre politiche di settore (energia, trasporti, salute, attività produttive, gestione del territorio).

In particolare ai cinque comuni dell’ Area Valdarno Superiore la normativa regionale chiede di provvedere alla riduzione dei livelli di concentrazione delle polveri sottili o particolato (PM10) al di sotto dei valori limite indicati e programmati dall' Unione Europea.

I dati di rilevamento di PM 10 e NO2 giornalieri, della stazione di Figline Valdarno (FI-Figline) di riferimento per l’area Valdarno Superiore,  sono disponibili sul sito di ARPAT

http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/rete_monitoraggio/scheda_stazione/FI-FIGLINE

Si  evidenzia che qualora si verificassero i “superamenti limite” definiti della normativa regionale l’amministrazione provvederà ad emettere apposita ordinanza relativa agli interventi contingibili e urgenti indicati nel PAC e concordati con la Regione Toscana.