PESTE SUINA AFRICANA

PESTE SUINA AFRICANA

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La peste suina africana è una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici, solitamente letale. Non esistono vaccini né cure. È per questo che la malattia ha gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia.

I segni tipici della peste suina africana sono simili  a quelli della peste suina classica e  per distinguere l’una dall’altra occorre una diagnosi di laboratorio. I sintomi tipici includono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa.

I ceppi più aggressivi del virus sono generalmente letali (il decesso avviene entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi). Gli animali infettati da ceppi  meno aggressivi del virus della peste suina africana possono non mostrare i tipici segni clinici.

Trasmissione e diffusione

Maiali e cinghiali sani di solito vengono infettati tramite:

La circolazione di animali infetti, i prodotti a base di carne di maiale contaminata e lo smaltimento illegale di carcasse sono le modalità più rilevanti di diffusione della malattia.

Dati epidemiologici nazionali e internazionali

 In evidenza

  • Ordinanza 28 giugno 2022 (N.4/2022)
    Indicazioni per l'attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana
  • Ordinanza 27 dicembre 2022 (N.5/2022)
    Proroga delle misure di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), punti ii e iii, dell'ordinanza n. 4/2022 del 28 giugno 2022, recante: «Indicazioni per l'attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana». (Ordinanza n. 5/2022)

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