PESTE SUINA AFRICANA

PESTE SUINA AFRICANA

La peste suina africana è una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici, solitamente letale. Non esistono vaccini né cure. È per questo che la malattia ha gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa. Gli esseri umani non sono sensibili alla malattia.

I segni tipici della peste suina africana sono simili  a quelli della peste suina classica e  per distinguere l’una dall’altra occorre una diagnosi di laboratorio. I sintomi tipici includono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa.

I ceppi più aggressivi del virus sono generalmente letali (il decesso avviene entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi). Gli animali infettati da ceppi  meno aggressivi del virus della peste suina africana possono non mostrare i tipici segni clinici.

Trasmissione e diffusione

Maiali e cinghiali sani di solito vengono infettati tramite:

  • contatto con animali infetti, compreso il contatto tra suini che pascolano all’aperto e cinghiali selvatici;
  • ingestione di carni o prodotti a base di carne di animali infetti: scarti di cucina, broda a base di rifiuti alimentari  e carne di cinghiale selvatico infetta (comprese le frattaglie);
  • contatto con qualsiasi oggetto contaminato dal virus, come abbigliamento, veicoli e altre attrezzature;
  • morsi di zecche infette.

La circolazione di animali infetti, i prodotti a base di carne di maiale contaminata e lo smaltimento illegale di carcasse sono le modalità più rilevanti di diffusione della malattia.

Dati epidemiologici nazionali e internazionali

  • Nel 2014 è esplosa un’epidemia di PSA in alcuni Paesi dell’Est della UE. Da allora la malattia si è diffusa in altri Stati Membri, tra cui Belgio e Germania, mentre in ambito internazionale è presente in Cina, India, Filippine e in diverse aree del Sud-Est asiatico, raggiungendo anche l’Oceania (Papua Nuova Guinea)
  • Da gennaio 2022 la malattia è stata confermata in diversi cinghiali in Piemonte, nella provincia di Alessandria, e Liguria, nelle provincie di Genova e Savona. Il 5 maggio 2022 è stata inoltre riscontrata anche nel Lazio, in un piccolo cinghiale nella zona nord della città di Roma
  • Precedentemente in Italia la malattia era presente unicamente in Sardegna, dove negli ultimi anni si registra un costante e netto miglioramento della situazione epidemiologica
  • Il virus riscontrato nell’Italia continentale è geneticamente diverso dal quello circolante in Sardegna e corrisponde a quello circolante in Europa da alcuni anni.

 In evidenza

  • Ordinanza 28 giugno 2022 (N.4/2022)
    Indicazioni per l'attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana
  • Ordinanza 27 dicembre 2022 (N.5/2022)
    Proroga delle misure di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), punti ii e iii, dell'ordinanza n. 4/2022 del 28 giugno 2022, recante: «Indicazioni per l'attuazione delle misure di controllo ed eradicazione della peste suina africana». (Ordinanza n. 5/2022)

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